Come Utilizzare il Filtro ND

Il filtro ND risulta particolarmente utile di giorno quando la luce è molto intensa. Immaginiamo di essere di fronte ad un soggetto immobile come un monumento in estate in presenza di molta luce.

Se volessimo scattare una bella foto, avremmo il problema di immortalare non solo il monumento, ma anche una folla di turisti disordinata che cammina davanti al soggetto. L’idea è quella di far sparire la folla in movimento. Allungando di molto il tempo di esposizione, il soggetto immobile resta tale mentre le persone che camminano risultano mosse e tendono a scomparire. Se la luce è molta, chiudere il diaframma non basterebbe ad allungare il tempo di esposizione in modo che le persone in movimento non impressionino il sensore. Ecco che ci viene in soccorso il filtro ND. Bloccando la luce in ingresso, potremmo aumentare i tempi di esposizione in modo più marcato. Ovviamente è più facile cancellare automobili in movimento che turisti che spesso si soffermano in un luogo per secondi se non minuti. Però in certe situazioni questo filtro risolve il problema a patto di avere con se un comodo cavalletto per la lunga posa.

Tipologie
Di filtri ND ne esistono sostanzialmente di due tipi. Il primo è quello che ha densità fissa mentre il secondo ha densità variabile.
Il filtro ND classico ha una densità fissa e quindi va acquistato in base al suo indice di densità D.
Il filtro ND variabile invece è costituito da due polarizzatori montati l’uno sull’altro e girando un’apposita ghiera è possibile aumentarne la densità. Questo secondo tipo costa di più ed ha un’apparente maggior versatilità perché permette di schiarire o scurire a volontà, ma ha alcuni problemi sostanziali. Il primo è che non è possibile utilizzarlo al massimo delle sue potenzialità perché danneggia molto la foto con evidenti chiazze di colore quando si estremizza la densità. Il secondo è che costa molto. Per quello che mi riguarda, i filtri ND variabili, non sono nemmeno da prendere in considerazione quando si vuole ottenere un buon risultato (è una mia opinione) ma è utile sapere comunque che esistono ed a grandi linee come funzionano.

Trasmittanza e Densità
Ora passiamo alla sezione un po’ più tecnica del capitolo per approfondire le formule che portano alla densità e che quindi
saranno utili per la scelta in fase di acquisto.
Dobbiamo pensare che la luce in ingresso nell’obiettivo (in questo caso con il filtro), sia il 100%.

Come Collegare un Doppio Schermo al Pc

Quando lavoriamo molto con il pc dobbiamo trovare un metodo alternativo per poter gestire tutte le finestre ed i programmi aperti sulla barra degli strumenti al meglio, senza trovarci con troppe schermate aperte contemporaneamente e finire per non capirci più nulla.
Quando si presenta questa situazione diventa quasi inevitabile chiudere alcune di queste per far fluire il nostro lavoro in modo più ordinato, costringendoci però a dover riaprire successivamente le finestre precedentemente chiuse.
Ecco una possibile soluzione pratica, facile ma soprattutto valida che vi permetterà di lavorare più velocemente e meglio quando siamo davanti al computer.

Se avete a disposizione un secondo schermo per il pc da poter collegare al portatile o sul computer fisso di casa vostra sarà possibile ottenere un doppio schermo attivo e usufruire di un desktop molto più esteso capace di contenere il doppio delle finestre che attualmente riuscite a gestire.
Questo meccanismo di collegare un doppio schermo al pc amplierà notevolmente la velocità e il miglioramento del nostro lavoro, senza ricorrere ad aprire più volte i nostri quotidiani strumenti lavorativi.
Ma vediamo come fare e cosa fare per ottenere questo semplice risultato.

Per prima cosa prendete sotto mano il nuovo schermo e colleghiamolo alla presa VGA (quella che si avvita) assicurandoci che il collegamento sia stato fatto correttamente e l’attacco inserito nel modo giusto.
Dopo dal desktop clicchiamo col tasto destro del mouse, scegliamo Proprietà > Impostazioni, qui dopo abbiamo il menù a tendina sotto la voce “Schermo” selezioniamo lo schermo appena aggiunto, impostiamo la risoluzione che preferiamo, spuntiamo la casella “Estensi desktop su questo monitor“, infine clicchiamo sul tasto applica.

A questo punto dovrebbe comparire sul secondo schermo collegato al pc il desktop esteso anche su quest’ultimo, dove potrete sfruttarlo trascinando col mouse le finestre su questa nuova parte.

Sicuramente collegare un doppio monitor al pc permette di lavorare meglio e più velocemente rispetto a prima, non vi rimane che provare.

Come Togliere la Password del Bios del Pc

Non è una cosa che accade spesso, trattandosi di una parte delicata del pc e che quindi di solito viene trattata con la dovuta attenzione, ma può succedere di dimenticarla, o perdere il foglietto sul quale avevamo segnato la password del bios. Recuperarla diventa davvero difficile, quindi la soluzione più semplice è quella di resettarla e impostarne magari una nuova. In questa guida ti dico come fare per cancellare la vecchia password che hai dimenticato o smarrito.

Prima di procedere alla rimozione è buona cosa provare a superare il blocco utilizzando alcune password standard caratteristiche dei vari tipi di bios, che puoi facilmente reperire in rete o chiedendo nei vari forum. Le possibilità di successo non sono enormi ma è sempre meglio perdere qualche minuto e fare un tentativo.

Se quanto detto non risolve allora devi per prima cosa spegnere il pc e staccarne l’alimentazione. Apri il case e individua la scheda madre. Se lo hai utilizza il libretto di istruzioni sul quale possono essere presenti informazioni importanti utili per tale operazione. Sulla scheda devi individuare un piccolo ponte che riporta la scritta “Clear cmos”. Segui quanto detto dal libretto di istruzione per cancellare la password dimenticata. Qualora tale ponticello non fosse presente passa ad una soluzione più “drastica”.

Individua sulla scheda madre la presenza di una piccola batteria a bottone che è quella che si occupa di mantenere la memoria del bios. Staccando la batteria e quindi facendo venir meno tale alimentazione la memoria viene cancellata e con essa naturalmente viene cancellata anche la password che hai dimenticato.

Ricorda che così facendo, e cancellando quindi tutta la memoria del bios, non eliminerai solo la password, ma anche tutte le impostazioni che eventualmente avevi settato nel bios stesso, perciò ad operazione terminata dovrai andare a reimpostare tutte le preferenze che avevi eventualmente inserito in precedenza.

In pratica, quindi, individua la batteria a bottone, toglila dal piccolo incastro che la tiene ferma e lascia passare un po’ di tempo, dai dieci ai venti minuti. A questo punto reinseriscila, avendo cura di incastrarla bene richiudi il case, riattacca i vari collegamenti delle periferiche e l’alimentazione e riavvia il pc. Entra nel bios e verifica se l’operazione è andata a completamento.

Come Scegliere l’Hard Disk Esterno

Gli Hard Disk esterni sono dei dischi portatili che hanno molte specifiche caratteristiche e peculiarità, per tale ragione vanno presi in considerazione.

A seguire un elenco dei vantaggi di un disco esterno:
-Lo spazio a disposizione per i dati
-Le dimensioni
-La rapidità per quanto riguarda il trasferimento dei dati
-La tipologia di alimentazione
-La resistenza ai problemi causati dal tempo

In primo luogo va notato che nel disco portatile esterno la connettività e la velocità di trasferimento dati sono delle caratteristiche estremamente utili a chi con i dati appunto ci lavora off e on line. Lo standard più diffuso per questo oggetto nell’attuale mercato, è quello standard USB 3.0, questo vale anche per gli hard disk di fascia medio bassa. Tale standard assicura un trasferimento dati più rapèido rispetto all’USB 2.0. Si parla di 5GB/s circa rispetto ai 480 Mbit/s del 2.0. La seconda caratteristica è quella dell’esportabilità. USB 3.0 è compatibile con USB 2.0 a ritroso, la velocità risulta ridotta ma comunque tali dispositivi funzionano. Questo evita l’acquisto di un drive USB 2.0-only che ha costi abbastanza alti. La memoria è un aspetto molto importante per chi svolge lavori che richiedono molto spazio, e in alcuni casi può essere preferibile scegliere un server NAS. Al pari di questa caratteristica che in determinate condizioni si rende necessaria, vi è anche l’aspetto legato al trasferimento dati che come dicevano con i dischi esterni risulta velocizzato.

Altri aspetti da prendere in considerazione quando si parla di disco esterno sono
-Le dimensioni
-Il peso dell’alimentazione
-La velocità di scrittura

Un hard disk esterno rappresenta un utile unità dalle dimensioni compatte e dal peso leggero in talune circostanze, come ad esempio per quanto riguarda i modelli da 2,5 autoalimentati. Questi funzionano attraverso un collegamento tramite cavo USB. Questi modelli sono pratici per chi vuole portarsi appresso una scorta di memoria e non separarsene mai. Alternativamente se invece siete a casa e non vi occorre portarvi dietro un disco esterno potreste optare per dischi da 3,5. Ovviamente questi ultimi sono più pesanti e nella maggioranza dei casi hanno l’alimentatore separato, ma la velocità di rotazione è più alta rispetto al primo modello, 7.200 rpm rispetto ai 5.400 dei dischi da 2,5. Inoltre sono più economici.

Come Creare un Contratto a Quantità in Sap

Nel programma Sap è possibile creare e gestire contratti a quantità. Un contratto si definisce con la sigla MK quando lo stesso viene stipulato per la quantità totale che verrà orinata per uno o più articoli. Implementando quanto necessario potrete interrogare il sistema ed ottenere in brevissimo tempo le informazioni di cui avete bisogno.

Dal menu principale selezionate nelseguente ordine Logistics poi Materials Management, Purchasing, Outline, Agreement, Contract e infine Create. Compilate i campi nella schermata che vi apparirà inserendo il codice del venditore con cui avete stipulato il contratto, il tipo di contratto, ovvero MK, la data di inzio del contratto e il codice della vostra azienda. Premete poi il tasto esegui per passare alla seconda schermata.

In questa videata è necessario impostare la data di scadenza del contratto. Gli altri campi come termini di resa e pagamento sono facoltativi. Passate all’ultima schermata dove andrete ad inserire il codice articolo, la quantità prevista per il contratto e il codice della vostra società. Premete invio e tutti i campi restanti verranno compilati in modo automatico. Essi vengono presi dall’inforecord del codice. Se non esiste l’inforecord dovete crearlo. Salvate e in basso a sinistra troverete il numero di contratto attribuito dal sistema.

Una volta creato il contratto dovrete aggiornare la souce list inserndone il numero in mod che il sistema leghi il contratto alla richiesta di acquisto (RDA) e di conseguenza all’ordine di acquisto. Oltre ad inserire il numero di contratto è necessario inserire il numero 1 nel campo MRP (Record relevant to MRP). In fase di creazione RDA il sistema andrà a legare automaticamente il numero di contratto al codice da ordinare.

Sempre nella sezione contratti selezionate la transazione “Dispay” e inserite il numero di contratto. Vi comparirà il contratto inserito. Selezionate il tasto a forma di quadrato color grigio, giallo, rosso e blu che si trova la il simbolo della stampante e della lente. Appariranno il numero degli ordini emessi per il codice in oggetto, le quantità ordinate, la loro somma complessiva e il valore singolo di ogni ordine emesso.